Rimini | Startup, giovedì saranno proclamati i vincitori di “Nuove idee imprese”
Non sono lusinghieri i dati relativi alla sopravvivenza delle imprese a livello locale. Secondo gli ultimi dati disponibili da Istat infatti a nord est della Penisola a cinque anni dall’avvio è ancora attivo il 52 per cento delle imprese, percentuale che cala al 20 se si parla di startup. C’è però un numero che fa ben sperare: la sopravvivenza all’81 per cento delle imprese sostenute dal progetto “Nuove idee imprese” delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Rimini e San Marino. Su un totale di 48 startup nate, infatti, ne sono ancora oggi in vita ben 39. Giovedì si sceglieranno le “nuove idee” del 2013 tra 28 nell’ambito di un forum all’hotel Palace di Serravalle dedicato alle luci ed ombre delle startup.
“E’ da dodici anni che portiamo avanti questo progetto - spiega il presidente del comitato promotore, Luigi Gambarini - e non siamo ancora stanchi nonostante la pressione che mette questo particolare periodo di austerità. La situazione è quella che è, anche i contributi per noi si sono contratti, ma abbiamo deciso di andare avanti lo stesso: abbiamo tagliato i costi della pubblicità”.
Saranno tre i vincitori, tra una trentina di giovani imprese concorrenti per il 2013. Andranno al primo premio 20mila euro, al secondo 12 e al terzo 6 (oltre all’assistenza nelle varie fasi dell’avvio dell’impresa), belle cifre che Banca Carim ha deciso quest’anno di raddoppiare concedendo ai premiati un prestito a tasso zero pari all’ammontare del premio stesso.
Promotori del premio, accanto alle fondazioni, sono anche le Camere di commercio, le associazioni degli industriali e le università di Rimini e San Marino, “anche se il raggio d’azione di “Nuove idee imprese” occupa il territorio compreso in un raggio più ampio allargandosi anche alle Marche”, spiega Gambarini. Importante la collaborazione con le università che possono più facilmente mettere in contatto laureati e laureandi con il mondo del lavoro, anche se “le nostre imprese sono ancora troppo restie ad assumere giovani laureati”, denuncia Maurizio Temeroli della Ccia di Rimini.
Allo stato attuale sono 3 le imprese startup iscritte nell’apposito registro presso la Camera di commercio di Rimini, anche se il numero reale delle startup ammonta a 39. “Per l’iscrizione esistono delle limitazioni precise date da una legge dello Stato che permette poi di accedere a determinate agevolazioni fiscali. E’ per questo che il numero è così basso”, Maurizio Temeroli. “Non consideriamo questo numero (le sole 3 iscrizioni, ndr) come una pagella negativa per Rimini”, sottolinea Gambarini.